Gela. Dopo mesi di attesa, i lavoratori della Turco Costruzioni alzano il livello della protesta. Questa mattina, una decina di loro si sono incatenati davanti agli uffici amministrativi di Eni. Dopo la fine del rapporto con l’azienda, esclusa dagli appalti di raffineria, non riescono a trovare collocazione. Da circa un anno sono fuori dalla fabbrica, nonostante gli accordi istituzionali. “Ci stanno facendo perdere la dignità”, dicono davanti agli uffici. Sul posto, sono arrivati gli agenti di polizia del commissariato.
I segretari provinciali di Fillea e Filca Francesco Cosca e Francesco Iudici, presenti alla protesta, parlano di violazione dei diritti degli operai. “Dopo trent’anni di lavoro ci hanno sbattuto fuori”. La tensione è alta e le istituzioni non riescono a risolvere una vertenza sempre più lunga. Gli operai hanno impugnato i licenziamenti formalizzati da Turco Costruzioni e ritengono che l’esclusione dalla raffineria sia una sorta di ritorsione nei loro confronti.