Gela. Dopo gli attentati incendiari contro tre attività commerciali della città, carabinieri e finanzieri hanno rafforzato i controlli. Dallo scorso mese, sono partite verifiche a esercizi commerciali e aziende, ma anche accertamenti su strada. Gli investigatori sono risaliti anche ad un mini tesoretto da circa 110 mila euro. Soldi, tutti in contanti, trovati e sequestrati all’interno di un’abitazione. Sarebbero riconducibili ad una ditta locale, nella disponibilità di due coniugi ma intestata ad un familiare. Le somme, almeno stando alla ricostruzione investigativa, sarebbero state sottratte al fisco. E’ scattata una denuncia per ricettazione. I legali delle persone coinvolte (gli avvocati Salvo Macrì e Rosario Prudenti) già nelle prossime ore saranno davanti ai giudici del riesame di Caltanissetta per contestare il sequestro.
Finanzieri e carabinieri, in questo periodo, hanno effettuato ispezioni anche all’interno di rivendite gestite da esercenti ritenuti vicini alla criminalità locale. E’ emersa la presenza di almeno due lavoratori non in regola. Nel corso dei controlli su strada invece sono state sequestrate diverse dosi di droga, soprattutto cocaina.
