Gela. Non sono bastati oltre cinque mesi per rimuovere le lamiere arse dal fuoco di uno dei moduli di quello che doveva essere il progetto “Marchitello in progress”, finanziato con soldi dell’Unione europea. Circa 350 mila euro che l’ex giunta Fasulo aveva ottenuto proprio per collocare quei moduli e destinarli ai residenti della zona. “Ricordo bene che quel progetto l’abbiamo voluto fortemente – dice l’allora assessore Giovanna Cassarà – non volevamo che i soldi europei si perdessero. I moduli però arrivarono nel 2015 quando avevamo già concluso il nostro mandato. Dopo le elezioni vinte dall’ex sindaco Domenico Messinese, feci un appello alla nuova giunta per evitare che strutture utili ai bambini per attività didattiche andassero perse. L’ex sindaco fece sapere che era intenzione della sua amministrazione proseguire il progetto, invece non se n’è fatto nulla e adesso ci sono solo lamiere contorte. E’ uno spreco di denaro pubblico. Un progetto di quel tipo, che abbiamo seguito fino all’ottenimento dei finanziamenti, avrebbe potuto aiutare tanti bambini di una zona della città certamente più a rischio di altre”.
Già dopo il rogo dello scorso giugno, alcuni residenti chiesero un intervento dell’amministrazione comunale. Fino ad oggi, invece, non si è visto nessuno.
C’è stato un periodo ci avevo creduto alla mia città, vedendola pulita e pare che si stava organizzando. Ma e stato solo. Un sogno