Gela. Una coalizione del quaranta per cento. Un progetto che la dirigenza locale del Pd non ha messo nel cassetto, anzi. In casa dem, in vista delle elezioni del prossimo anno, sanno bene che una corsa solitaria sarebbe quasi una resa anticipata. Troppo difficile riabilitare il gruppo dei democratici agli occhi degli elettori, che ancora gli addebitano la vicenda Eni e il ridimensionamento delle attività di raffineria (con tanti posti di lavoro persi). Il segretario cittadino Peppe Di Cristina e gli esponenti a lui più vicini non si sono risparmiati nel caldeggiare messaggi rivolti agli elettori. Ci tengono a rimarcare che la dirigenza non è più quella di un tempo, ma l’andamento nazionale e regionale del partito non semplifica questo tentativo. I dem sono in difficoltà e anche a Palermo c’è ancora troppa confusione, in attesa di capire a chi spetterà la guida del partito siciliano. Davide Faraone, che potrebbe essere il candidato di peso, non ha mai nascosto che un dialogo con aree del centrodestra (a partire da Forza Italia) non va ritenuto una bestemmia politica. Di Cristina e il suo gruppo si sono schierati con la corsa di Nicola Zingaretti alla segreteria nazionale e seppur non sostengano Faraone, la volontà di calcare il solco delle alleanze ampie non gli è mai mancata. Sarebbe quasi una soluzione scontata per cercare di bilanciare il seguito elettorale dei cinquestelle (che seppur spaccati a livello cittadino possono dire la loro in vista del prossimo anno) e l’eventuale gruppo di centrodestra (sempre che non si frantumi in lotte tra potenziali candidati a sindaco). “Le liti per i nomi le lascio al centrodestra locale – ha detto Di Cristina davanti alle telecamere di telegela – dove ci sono tantissimi ex esponenti del Partito Democratico e del centrosinistra. Noi pensiamo ad una proposta di discontinuità”. Allo stesso tempo, la dirigenza dem continua a guardare al “perimetro delle idee”, politicamente brevettato dal segretario. La dirigenza locale del partito non chiude tutte le porte e sa che dovrà tentare l’intesa con gruppi politici che alle urne possano rivelarsi decisivi. Se c’è l’intesa sui punti programmatici, allora la strategia ampia potrebbe essere una soluzione capace di avvantaggiare non solo i dem (elettoralmente in crisi) ma anche gli scontenti di un centrodestra di tutti e di nessuno. Entro gennaio, dovrebbero arrivare sul tavolo programma e liste del partito.
Nelle stanze dem, la segreteria guarda anche al tentativo civico e soprattutto alle scelte di possibili candidati come l’imprenditore Maurizio Melfa. La settimana prossima, Di Cristina dovrebbe chiamare a raccolta i suoi. E’ prevista una riunione della direzione locale. Ma i democratici attendono con molto interesse verdetti che arriveranno da Palermo e Caltanissetta, nella fase dei congressi. Il partito locale non vede di buon occhio il ricorso degli esponenti vicini a Davide Faraone che vorrebbero bloccare lo svolgimento dei congressi territoriali, da spostare dopo le primarie regionali. Il gruppo locale si è aggiunto a tanti circoli della provincia nissena, scrivendo ai candidati alla segreteria regionale. “La richiesta si rende necessaria a seguito della decisione della Crc, ed in particolare dei rappresentanti del candidato alla segreteria regionale Davide Faraone – scrivono nell’appello – di svolgere i congressi dei circoli e delle federazioni provinciali e delle convenzioni dei circoli per i candidati alla segreteria regionale successivamente allo svolgimento delle primarie regionali. Ci sembra irragionevole e inaccettabile, perché lesiva del ruolo degli iscritti, che i circoli non possano partecipare al dibattito sul programma dei candidati alla segreteria regionale. Vi chiediamo pertanto di intervenire per garantire la dignità degli iscritti nonché il rispetto delle regole statutarie e del regolamento nazionale”. Una presa di posizione condivisa dai circoli di Delia, Butera, Riesi, Gela Primo Circolo, Gela Centro, Caltanissetta San Luca, Caltanissetta Centro Storico, Caltanissetta Libertà, San Cataldo, Marianopoli, Milena, Montedoro, Campofranco, Acquaviva Platani, Sutera, Vallelunga, Niscemi, Santa Caterina Villarmosa, Resuttano.
Il migliore nel Partito Peggiore….. Il PD è in grossa difficoltà caro Di Cristina è inutile che ti affanni..