Gela. Per i legali dei primi ex operai della Turco costruzioni licenziati negli scorsi mesi la procedura adottata sarebbe stata illegittima. L’hanno ribadito davanti ai giudici civili del tribunale, dopo aver impugnato i provvedimenti firmati dai titolari della società che ha perso i contratti d’appalto con Eni. Gli avvocati Salvatore Incardona, Francesco Castellana e Luigi Brex hanno illustrato le ragioni del ricorso, contenute negli atti prodotti. Lavoratori e proprietà sono arrivati al braccio di ferro giudiziario al termine di una lunga vertenza. In più occasioni i dipendenti dell’azienda edile hanno organizzato proteste eclatanti, fino a quando non sono arrivati i licenziamenti, accelerati dalla revoca dei contratti che legavano il gruppo locale ad Eni.
Almeno una ventina di loro non ha ancora trovato collocazione nell’indotto di raffineria, nonostante le intese istituzionali. Anche altri loro colleghi si sono rivolti ai giudici civili del tribunale, rappresentati dagli avvocati Angelo Fasulo e Angelo Licata.
