“Lavoro, lavoro, lavoro!”, gli operai dell’indotto fermano il consiglio comunale

 
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Gela. Al grido di “lavoro, lavoro, lavoro!” hanno invaso l’aula consiliare. E’ di nuovo sfociata in protesta la mobilitazione dei lavoratori dell’indotto.

Chiedono certezze occupazionali all’indomani dell’accordo concluso al ministero dello sviluppo economico sui futuri investimenti Eni in città.
Dopo lo stop di questa mattina, con gli operai che si sono astenuti dall’accesso in fabbrica, hanno fermato i lavori consiliari. Allo stato attuale, chiedono un’immediata presa di posizione del sindaco.
Ne’ la mediazione dello stesso Fasulo ne’ quella condotta dal presidente del civico consenso Giuseppe Fava ha convinto gli operai. In molti, hanno già concluso tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione.
“Non abbiamo più niente – hanno urlato – i dipendenti Eni sono stati sistemati e noi, fuori da tutto, rimaniamo per strada”. In aula, ci sono gli agenti di polizia municipale e alcuni agenti di polizia in borghese. La tensione è altissima.

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