Gela. Il sospetto che possano essere stati interrati rifiuti industriali pericolosi ha fatto scattare un primo sequestro, a quanto emerge disposto dai pm della procura che come confermato negli scorsi giorni dal procuratore capo Fernando Asaro hanno avviato un’indagine. I sigilli sono stati apposti ad un’area dell’isola 32 che rientra nel perimetro di competenza della raffineria Eni di contrada Piana del Signore.
Di recente, l’ex lavoratore Emanuele Pistritto ha pubblicamente denunciato attività di smaltimento illecito di rifiuti industriali proprio in un’area di raffineria. Pare però che i magistrati stessero già lavorando su segnalazioni dello stesso tipo. Adesso, sono scattati i sigilli probabilmente per consentire l’avvio delle verifiche.