Gela. Sono decine le “vittime” dei cubi in cemento di piazza Sant’Agostino. Pensionati, uomini e donne e anche bambini. Malgrado le proteste i cubi sono rimasti lì, scheggiati dalle auto in transito ma sempre fissi.
C’è chi però non si limita a imprecare contro il Comune ma passa alle vie legali. E’ il caso di una donna di 34 anni, Rosaria Rita C., che ha deciso di denunciare il Comune al giudice di pace. Il 29 ottobre dello scorso anno, mentre passeggiava sul marciapiede di piazza Sant’Agostino, la trentaquattrenne è inciampata su uno dei cubi in cemento di ridotte dimensioni. La donna si procurava dei danni fisici che sono stati quantificati in cinquemila euro, oltre agli interessi legali.
La vicenda dovrà essere discussa dal Giudice di Pace e potrebbe creare, in caso di esito favorevole alla denunciante, un precedente giuridico. Il Comune in ogni caso ha deciso di costituirsi in giudizio per difendere le proprie ragioni. Quei cubi in cemento sono realmente un pericolo, soprattutto per gli anziani, ma ai Lavori pubblici non c’è mai stata alcuna volontà di tornare indietro sulla scelta dell’architetto Roberto Collovà.