Gela. Una perizia per accertare le condizioni psichiche del ventiduenne Grazio Pizzardi è stata autorizzata dai giudici del collegio penale del tribunale. E’ accusato del tentato omicidio di un conoscente, suo vicino di casa. Due anni fa, sparò con una pistola modificata tra le strade del quartiere Sant’Ippolito. Il giovane preso di mira rimase ferito ad un braccio e la pistola impugnata da Pizzardi si inceppò. Venne fermato dai carabinieri e ammise subito di aver fatto fuoco, probabilmente al culmine di rapporti molto tesi con il rivale. Il collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Tiziana Landoni e Angela Di Pietro) ha accolto la richiesta avanzata dal suo legale di fiducia, l’avvocato Carmelo Tuccio. Proprio la difesa, già in fase di udienza preliminare, aveva chiesto di approfondire lo stato psichico del giovane al momento dei fatti.
Adesso, arriva il sì dai giudici che hanno disposto la nomina di un esperto. Pizzardi verrà giudicato con il rito abbreviato. Il giovane ferito invece è parte civile con l’avvocato Giuseppe Fiorenza. In aula, l’accusa è sostenuta dal pm Eugenia Belmonte.
