Gela. Ulteriori verifiche per accertare se l’incapacità di intendere e di volere persista. Il giudice delle indagini preliminari Lirio Conti ha disposto la nomina di un altro perito che dovrà effettuare tutti gli accertamenti sul cinquantacinquenne Giuseppe Di Dio, che un anno fa uccise l’anziana madre e ferì il padre. Da quanto emerso nel corso delle indagini avviate dai pm della procura e dai poliziotti del commissariato, la donna venne colpita ripetutamente con un ventilatore. Di Dio, già in passato, era stato ricoverato in strutture specializzate. L’avvocato Elio Lembati, che lo assiste, nel corso delle indagini ha subito chiesto accertamenti psichiatrici sull’uomo che soffrirebbe di gravi disturbi. Il riscontro del perito verrà valutato a febbraio.
Già un primo esperto, sempre nominato dal gip, ha confermato che al momento dei fatti Di Dio non era capace di intendere e di volere. L’aggressione mortale è avvenuta all’interno dell’abitazione di famiglia, a ridosso del quartiere Sant’Ippolito.