Gela. “Quelle conclusioni che facevano riferimento ad un inevitabile aumento del numero di malati e decessi hanno effettivamente anticipato quanto sta accadendo in città”. Il consigliere comunale uscente Vincenzo Cirignotta nove anni fa fece parte della commissione, costituita in municipio per valutare le conseguenze dell’impatto industriale. “Tanti adesso si ergono a paladini dopo quanto denunciato da Emanuele Pistritto – dice – tra questi, anche ex consiglieri comunali che invece si opposero alla costituzione della commissione, che fu fortemente voluta dall’avvocato Dionisio Nastasi, all’epoca consigliere comunale”. Proprio Nastati nel corso degli anni ha continuato a seguire vicende legate alle conseguenze dell’industria sull’ambiente cittadino e sta assistendo Pistritto che ha deciso di denunciare un presunto smaltimento illecito di rifiuti industriali, che sarebbero stati sotterrati nell’area Eni.
“Ricordo perfettamente che il giorno successivo alla nostra ispezione in raffineria – prosegue Cirignotta – fummo attaccati dagli allora vertici di Confindustria che addirittura mettevano in dubbio che potessimo avere diritto di accesso all’area dello stabilimento. Nella nostra relazione finale abbiamo indicato numeri che erano già preoccupanti. Un lavoro che abbiamo condiviso con il consulente tecnico Giampiero Occhipinti e con gli altri componenti Paolo Cafà e Giuseppe Robilatte. La commissione venne costituita con molta difficoltà, perché tanti consiglieri di allora decisero di non partecipare ai lavori. Purtroppo, nonostante le ricerche fatte la relazione non trovò grandi riscontri ma adesso quello che sostenevamo si sta dolorosamente confermando”. Il fantasma dei rifiuti industriali interrati è sempre più presente e dal passato riemergono vizi e virtù di una politica che spesso ha girato le spalle.
Salve
Ma proppio Lui che da 20 anni fa politica se ne accorge oggi?
Già siamo in campagna elettorale?
Perché non ha denunciato all epoca della commissione
Povera Gela e Poveri Gelesi