Una legge speciale per la città? Greco: “Vanno ridiscussi tutti gli accordi con Eni”

 
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Pistritto ha denunciato la presenza di rifiuti industriali intombati

Gela. La vicenda Eni, adesso aggravata dalla denuncia dell’ex operaio Emanuele Pistritto, è banco di scontro politico (come spesso capitato negli anni). Lucio Greco, alle amministrative del 2015 candidato a sindaco, chiede addirittura di ridiscutere non solo l’accordo di programma ma l’intero rapporto tra la multinazionale e la città. “Se qualcuno si illudeva di avere risolto la questione del rapporto Eni–Gela, si è sbagliato di grosso – dice – la vertenza Gela non è chiusa né può considerarsi chiusa da un accordo ridicolo e, di fronte ai drammi della città, perfino offensivo. E’ possibile che tra tutti quei politici che sono stati alle dipendenze dell’Eni nessuno abbia colto qualche segno o sospetto di quel che si stava verificando? E’ possibile che negli anni di massima occupazione, certi accordi siglati dal sindacato, lungi dal rappresentare uno strumento di progresso, non abbiano rappresentato invece la trincea del privilegio? Siamo sicuri che l’azienda non abbia cercato di zittire, con qualsiasi mezzo e in tutti i modi, quelle poche voci coraggiose che tentavano di svelare le loro scelte aziendali dannose per la città?”.

Per Greco sarebbe necessaria una legge speciale per la città, così come fatto per Taranto o Ischia.

1 commento

  1. È ridicolo che tutta questa presa di posizione ed allarmismo arrivi dopo l’intervista di Pistritto. Ma per oltre 50 anni, politici, amministratori locali provinciali regionali sindacati ed anche gente comune che chiedeva solo posti di lavoro, non hanno visto passare migliaia di morti per tumori e malformazioni?
    E le emissioni in aria la classica puzza di aglio?
    Nessuno sa niente?

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