Gela. “Da qui voglio ripartire e non voglio essere ricordato come quello che ha mollato o che se n’è andato”. Salvo Cavaleri, titolare del BCool Beach, ha lanciato un messaggio a tutti dal palco allestito alla rotonda est di Macchitella. Leggendo la lettera fatta recapitare da una bambina, ha spiegato che lui e la sua famiglia riprenderanno l’attività dopo la distruzione di una settimana fa. “Gela è nostra” hanno urlato i tanti presenti. Una condanna netta è arrivata dalla chiesa locale, in apertura di manifestazione con don Michele Mattina. Studenti e categorie hanno voluto far sentire la loro voce. C’erano anche quelli che per necessità lavorativa hanno dovuto lasciare la città. “Basta denigrare Gela”, ha detto Nilde Incardona.
Il vicepresidente della Regione Gaetano Armao ha parlato di “sciacalli che colpiscono le imprese”. “La nostra forza però – ha proseguito – gli farà paura”. Anche il gestore del bar Belvedere Cristian La Terra ha voluto comunicare che non intende lasciare la città dopo quanto accaduto. Esercenti, imprenditori, famiglie (tante presenti alla rotonda est con piccoli figli) chiedono sicurezza. Nelle campagne così come in città, vogliono essere liberi di lavorare. Ma se alla rotonda est, davanti a quello che è rimasto del BCool Beach, si alternavano gli esercenti colpiti, purtroppo tanti commercianti hanno comunque aperto le loro attività, nonostante l’appello lanciato da tutte le categorie del settore.
VERGOGNA…STAMATTINA CI DOVEVA ESSERE TUTTA LA CITTA’ CON IN PRIMA FILA TUTTI I COMMERCIANTI DI GELA….INVECE NO….UNA PROFONDA TRISTEZZA …UNA CITTA’ SENZA RISPETTO PER SE’ STESSA…
Salvo non preoccuparti il collega geleae e un vigliacco, doveva essere il giorno per dimostrare unione e forza. Il commerciante di gela ha solo invidia l’uno con l’altro poi si lamentano