Gela. Il blitz dei carabinieri in una rimessa a Roccazzelle è scattato lo scorso agosto. Durante i controlli, sono stati sequestrati una pistola calibro 7,65, munizioni e un caricatore. Gli investigatori inoltre ritengono che alcuni dei mezzi presenti nell’area possano arrivare da furti. Davanti a quanto emerso, i pm della procura hanno chiesto e ottenuto il giudizio immediato per gli indagati. Si tratta dei fratelli Emanuele e Giovanni Susino e di Giuseppe D’Angeli. La richiesta riguarda anche un quarto indagato, proprietario di uno dei mezzi trovati nella rimessa. L’arma e le munizioni sono state scoperte proprio all’interno di uno dei veicoli sottoposti a controllo.
Gli indagati, però, hanno sempre escluso di averne avuto la disponibilità. Difesi dagli avvocati Antonio Gagliano, Vittorio Giardino, Dalila Di Dio e Giuseppe Nicosia, il prossimo gennaio dovranno rispondere alle accuse davanti ai giudici. Le difese potrebbero valutare la possibilità di richiedere riti alternativi.