“Pensiero della trascendenza e pensiero della temporalità”, presentato il libro di don Rindone

 
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Gela. Una serata all’insegna della cultura ma soprattutto della filosofia. È stato questo lo spirito della presentazione del libro “Pensiero della trascendenza e pensiero della temporalità” di don Salvatore Rindone, presentato all’ex chiesa di San Giovanni in pieno centro storico. Il vice parroco  della chiesa Madre di Gela ha presentato il suo saggio filosofico, frutto di tre anni di ricerca e di studio, su due filosofi italiani contemporanei, Luigi Pareyson e Gianni Vattimo, che hanno interpretato e contributo a far conoscere in Italia il pensiero del noto filosofo tedesco Martin Heidegger. Presenti il prof. Philippe Nouzille, decano della facoltà di filosofia del Pontificio Ateneo S. Anselmo, Antonino Rapisarda e il prof. Giuseppe Felice.

Presente anche il Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina Rosario Gisana.  “Sono felice perchè non è facile vedere una sala gremita per la presentazione di un testo del genere – dichiara don Salvo Rindone. Nelle settimane antecedenti alla presentazione, ho incontrato i docenti di filosofia dei licei della città e gli studenti dell’ultimo anno. Ringrazio anche per la partecipazione i club service Rotary, Inner Wheel e il Circoletto di Gela. Ringrazio il Vescovo perché mi ha accompagnato come un padre in questo percorso, è stato presente anche a Certaldo, vicino Firenze,  per la premiazione della XII edizione del Premio Nazionale di Filosofia “Le figure del pensiero”. Dopo aver vinto questo premio, il Vescovo ha voluto fortemente che questo libro fosse presentato a Gela. Il libro parla sia di argomenti prettamente filosofici sia -continua- di argomenti cristiani da un punto di vista laico e filosofico. Ad esempio, l’ultimo capitolo del libro, il sesto, fa emergere come in realtà oggi si possa parlare di più cristianesimi: un cristianesimo tragico che è la visione di Pareyson ed un cristianesimo debole o senza trascendenza che è invece propinato da Vattimo. Ringrazio i relatori che sono intervenuti – conclude – anche perché si è creato un dibattito molto interessante sul concetto di filosofia.”

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