Gela. Le possibili alleanze rimangono un’incognita vera e propria, ma i dem si vogliono comunque far trovare pronti e la lista sarebbe già praticamente chiusa, quasi blindata. Entro il prossimo gennaio, le strategie del Pd potrebbero avere una connotazione quasi definitiva. Il segretario Peppe Di Cristina, che si è ufficialmente schierato con l’area che si rifà al governatore del Lazio Nicola Zingaretti, continua a lavorare senza badare troppo all’attesa per l’esito del ricorso al Tar Palermo presentato dall’ex sindaco Domenico Messinese. “Per noi è comunque un’esperienza conclusa, qualsiasi possa essere l’esito”, dice. Il segretario tiene contatti sia con i vertici palermitani sia con i suoi referenti romani e per i democratici a breve si aprirà la fase congressuale. Di Cristina continuerà a guidare il partito almeno fino alla scadenza elettorale, poi si vedrà. Il congresso cittadino, in base alle ambasciate che arrivano dagli organi di partito, potrebbe slittare a dopo le elezioni. I vertici nazionali e regionali starebbero pensando di fornire quest’indicazione, almeno nei comuni che si apprestano alle urne. “Non abbiamo ancora la certezza – precisa il segretario – ma è una possibilità. Tutto sarà più chiaro dopo la direzione regionale”.
I dem stanno cercando di mettere insieme lo zoccolo duro del partito, almeno quello che ha seguito il percorso tracciato da Di Cristina e dai suoi. Proprio il segretario sembra già tirarsi fuori da qualsiasi ipotesi di candidatura. Niente corsa alla poltrona di sindaco o agli scranno del consiglio comunale. Porterà avanti uomini e strategie e dopo l’esito delle urne per lui potrebbero esserci ruoli diversi nel partito. Con una lista chiusa in anticipo e con un programma da mettere sul tavolo, i dem avranno campo libero per tentare la sortita di un’eventuale alleanza per la città. In questa fase, è ancora difficile tirare le somme ma l’intenzione di aprire ad un polo elettorale che vada oltre lo steccato tradizionale è in lavorazione da mesi ormai. Per giocare alla pari con i grillini, probabilmente sia nelle stanze della segreteria dem sia in quelle di altri partiti la mappa del dialogo verrà ripiegata solo davanti ad un accordo. Una coalizione del quaranta per cento, al momento, non sembra avere le basi necessarie ma c’è chi vuole tentarci. Referenti e mediatori sono al lavoro da tempo. Gli angoli politici da smussare sono tanti e ovviamente non mancano le preclusioni. Di Cristina non ha mai rinunciato al mantra del “centrosinistra come stella polare”. Il segretario è ancora più esplicito, però. “Alleanze? Il Pd è una forza di centrosinistra che non accetterà mai eventuali ipotesi di dialogo – spiega – con chi ha fatto parte della giunta Messinese-Sicilano né con chi ha sostenuto questo fallimentare governo della città”. Siamo solo all’inizio e nessuno si è ancora seduto al vero tavolo delle trattative.