Viaggi e vacanze attraggono da sempre turisti di ogni genere, ma nel 21° secolo, nell’epoca del digitale e dei social network, dove ogni istante si è connessi e si condivide tutto con tutti in tempo reale, quali sono le forme di turismo più innovative e di tendenza? Dalla ricerca del contatto con la natura alle forme di divertimento classiche, ecco un approfondimento sulle tre tendenze in fatto di turismo che più arricchiscono i territori, valorizzandone ed esaltandone le caratteristiche naturali e artificiali, ma soprattutto lasciando ricordi indimenticabili a chi le sceglie per le proprie vacanze.
Hotel casinò e resort da favola: il turismo legato al gioco
Uno dei rischi da tenere in conto quando si sceglie la location per le proprie vacanze è quello di privilegiare una sistemazione rispetto ad un’altra per motivi pratici, ma poi rimanere delusi dalle possibilità di divertimento nei dintorni: con gli hotel casinò, come il Caesars Palace di Las Vegas e il casinò di Monte Carlo di Monaco non c’è pericolo! L’amore per il gioco ha origini molto antiche, come spiegato da Betway Casino nella sua storia del casinò: già all’epoca dei romani si giocava a dadi per tentare la sorte, e nel 1638 fu inaugurato a Venezia il primo casinò del mondo, il Ridotto di San Moisè, attivo ancora ora su più sedi. Nei secoli l’attrazione per gioco e ambienti gradevoli ha fatto sì che si sviluppasse questa forma di turismo dedicata all’intrattenimento, oggi alle sue massime vette, complici anche le rappresentazioni cinematografiche di James Bond, Ocean’s Eleven e Una notte da leoni. A disposizione degli appassionati di gioco si trovano infatti intere città dedicate a questa forma di intrattenimento, come l’inimitabile Las Vegas, ma anche strutture spettacolari come il Resorts World Genting di Kuala Lumpur, in Malaysia, situato a 2000 metri di altezza (noto infatti come casinò tra le nuvole) e l’esclusivo Sun City Casino Resort in Sudafrica, nel quale è possibile giocare immersi nella natura e circondati da animali selvaggi, sperimentando in una sola location il massimo dell’esperienza africana.
Il ritorno alle origini con l’agriturismo
Per chi decide invece di lasciarsi alle spalle il caos e le responsabilità della città, sono disponibili sempre più opportunità di soggiornare immersi nella natura grazie all’agriturismo. L’Italia è la meta preferita dai turisti di tutto il mondo, italiani inclusi, per provare questo tipo di esperienza: soggiornare in una struttura agricola vera e propria, con la possibilità di consumare prodotti a km 0, fare veri e propri wine-tour e partecipare in prima persona alle attività dell’azienda come laboratori e iniziative didattiche è ormai diffusissimo e sempre più ambito da viaggiatori di ogni età. Non meraviglia perciò che zone ricche di verde, come la pianura lombarda e piemontese per il Nord Italia, la Toscana di Siena e del Chianti e l’Umbria di Montefalco ed Assisi per il Centro, la Val di Noto e Gela della Sicilia per il Sud e le isole, puntino sempre di più ad aprire strutture ricettive di questo genere: perfette per valorizzare il territorio e il patrimonio rurale, oltre che per offrire un’esperienza unica agli amanti della natura e a chi voglia provare l’emozione di riscoprire l’autentica vita di campagna, almeno per qualche giorno all’anno.
Il turismo dell’impegno: l’attenzione alla natura dell’ecoturismo
L’ecoturismo è stato definito per la prima volta nel 1988 dall’architetto messicano Hector Ceballos-Lascurain come una forma di turismo dedita a studiare e ammirare aree naturali incontaminate, per apprezzarne lo scenario e le forme di vita e, più raramente, le manifestazioni del passaggio umano in determinate zone. Negli anni questa forma di turismo ha preso piede e si è andata sempre di più definendo come una misura di attenzione alla sostenibilità e all’impatto dell’uomo sull’ambiente, concentrandosi sul rispetto della natura e dei suoi ritmi, riducendo il più possibile la presenza umana e non cercando di modificare il contesto naturale se non con un’estrema attenzione. Chi fa ecoturismo può godere delle bellezze della natura in modo autentico, disturbandola il meno possibile: dal trekking nei parchi naturali alle passeggiate a cavallo, dagli amanti del birdwatching a quelli di whale-watching (che sia in Liguria o in Islanda, ci sono tantissimi territori adatti), dalle immersioni guidate in aree protette per scoprire la barriera corallina ma anche alle visite di aree archeologiche come Pompei. Quando il fragore della città viene meno, è possibile finalmente ristabilire il contatto con l’ambiente intorno a sé e concentrarsi ancora di più sulla necessità di rispettarlo e preservarlo.
Turismo del gioco, agriturismo ed ecoturismo sono tre opportunità di vacanza particolarmente diverse tra loro ma altrettanto interessanti da provare: quale che sia l’obiettivo della propria villeggiatura, permettono infatti al turista e al viaggiatore di dedicarsi alle attività che più lo coinvolgono e renderlo davvero soddisfatto della scelta compiuta.