Gela. “Sono cani sciolti che le forze dell’ordine riusciranno ad individuare. Escludo che si possa trattare di criminalità organizzata”. Il commissario Rosario Arena, dopo quanto accaduto nelle scorse ore con i roghi che hanno distrutto il bar Belvedere (a ridosso del municipio) e la struttura del B-Cool Beach sul lungomare Federico II di Svevia, ribadisce la massima fiducia nell’attività svolta dalle forze dell’ordine. “Si è fatto un lavoro enorme in questi anni – spiega ancora – e sono sicuro che i responsabili verranno individuati. Purtroppo, ancora una volta la città finisce alla ribalta per fatti delittuosi. Questi individui vanno isolati, sono una minoranza”. Arena ha avuto colloqui con i vertici locali delle forze dell’ordine, che hanno avviato indagini su entrambi gli episodi.
La Cgil scrive al commissario. Al commissario si è rivolto il segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice. “Da città allagata a città bruciata. Da città disgraziata a città che ha bisogno di non piangere più e di non piangersi addosso. Non abbiamo più tempo per sfogarci, non abbiamo più tempo per lamentarci, anche il tempo ha una scadenza. Oggi il tempo va utilizzato per chiedere allo Stato sicurezza, certezza delle responsabilità. Oggi il tempo va spacchettato per far uscire adrenalina positiva così da costruire il riscatto che tanti cittadini meritano, dai disoccupati ai commercianti, dalle bambine agli anziani. Gela ha bisogno di serenità e pace, di parole vere e le uniche parole vere che intendo conoscere sono i fatti – scrive Gudice – gli stessi che lo Stato deve produrre. Caro commissario, siamo con lei in ogni iniziativa che intenda intraprendere per rappresentare e tutelare la libertà di impresa, la sicurezza dei cittadini, la vivibilità diurna e notturna. Commissario siamo con lei perché la maggioranza dei cittadini di Gela sono persone perbene che non vogliono smettere di sperare”.
Le associazioni datoriali rilanciano la presenza dell’esercito. Ai titolari delle attività colpite la solidarietà è stata espressa dalle associazioni di categoria, che rilanciano l’allarme. “Ben consapevoli del fatto che azioni del genere minano la serenità personale di chi le subisce, manifestiamo seria preoccupazione per la sicurezza di questo territorio la cui incolumità non è più, da lungo tempo, garantita. Non è con le intimidazioni, le minacce e l’uso di taniche di benzina che si riuscirà a far abbassare la testa ai commercianti gelesi che continuano a credere nella giustizia e nei valori di libertà e democrazia; viviamo in un territorio abbandonato a se stesso, in mano a balordi, liberi di agire incontrollati – scrivono in una nota i vertici di Fipe-Confcommercio, Confcommercio Ascom, Casartigiani e Confesercenti – ci auguriamo che questa ennesima azione delinquenziale non ci faccia tornare indietro, ai tempi in cui prima si bruciavano le attività commerciali e poi si sparava addosso a chi aveva il coraggio di denunciare e ribellarsi ai mafiosi. Invitiamo sua eccellenza il prefetto di Caltanissetta ad attuare tutte le misure necessarie a ristabilire l’ordine e la sicurezza nel territorio gelese, se necessario anche con l’ausilio dell’esercito”. Le associazioni datoriali ritornano a chiedere misure straordinarie. “Conosciamo bene le difficoltà di fare impresa nel nostro territorio e sosteniamo costantemente l’impegno e la determinazione dei nostri coraggiosi imprenditori e dei relativi lavoratori ed è per tale motivo che auspichiamo che le forze dell’ordine facciano presto piena luce su questo grave episodio – dicono invece Giovanni Manduca e Roberto Sola della Cna – restituendo a tutti la necessaria serenità indispensabile per tornare a lavorare con passione e sacrificio. L’escalation di attentati incendiari impone di elevare al massimo grado la vigilanza sul territorio. La Cna nei prossimi giorni, per tale motivo, chiederà alle istituzioni competenti di agire, prontamente, in tale direzione”.
“Sono cani sciolti che le forze dell’ordine riusciranno ad individuare…… – e sono sicuro che i responsabili verranno individuati.”voglio proprio vedere se sara’ cosi’ andrei dal commissario a stringergli la mano se fosse vero.