Gela. Rispetto all’indagine avviata dai pm della procura e che arriverà a udienza preliminare il prossimo dicembre, il broker assicurativo Orazio D’Antoni replica alle accuse. “La vicenda non attiene affatto a falsi contratti di assicurazione o a false polizze assicurative, che nessuno mi ha mai contestato – dice – la vicenda e le accuse nascono da una controversa interpretazione delle norme. Devo anche precisare che tutte le attestazioni prodotte che si contestano come false si riferiscono a passaggi di proprietà degli autoveicoli assolutamente effettivi seppure in qualche caso verificatisi con un certo ritardo. Il giudizio potrà meglio chiarire la vicenda e così la correttezza del mio operato che mai è stata rivolta a frodare le migliaia di clienti della mia attività, soprattutto per quanto riguarda i prodotti assicurativi, assolutamente trasparenti”.
Il broker ribadisce la regolarità della propria attività che è pronto a spiegare, assistito dal suo legale Antonio Gagliano, anche davanti al giudice dell’udienza preliminare.