Gela. Tornano in libertà Salvatore Pepi e il figlio Hermes, arrestati domenica dai carabinieri che hanno sequestrato circa sette chili di canapa. Entrambi, difesi dall’avvocato Maurizio Scicolone, sono stati sentiti dal giudice delle indagini preliminari. Hanno ribadito che il quantitativo sequestrato era destinato alle reti di commercializzazione della canapa, avendo comunque un principio attivo consentito dalla normativa in materia. La difesa ha prodotto la relativa documentazione. Il gip, come chiesto dai pm della procura, ha comunque convalidato gli arresti, ma senza confermare le misure cautelari. Il sessantatreenne Salvatore Pepi lascia il carcere di Balate mentre al figlio sono stati revocati i domiciliari. Per il gip, non ci sarebbero i presupposti per giustificare le misure.
Già al momento del fermo, i due coltivatori hanno spiegato che la canapa non sarebbe stata utilizzata per eventuali attività di spaccio ma invece per la vendita legale nei canali di commercializzazione, anche in Sicilia.