Gela. Padre e figlio in manette per possesso e spaccio di stupefacenti. Come anticipato ieri dalla nostra testata i carabinieri li hanno arrestati. Hanno 63 e 21 anni.
Sabato notte i militari hanno notato un’auto in una zona defilata del Lungomare. A quel punto è stata decisa una perquisizione. A bordo della macchina i carabinieri hanno rinvenuto, nascosto, un sacchetto contenente circa 40 grammi di marijuana oltre che un coltello da cucina di grosse dimensioni. Dopo il primo ritrovamento i militari hanno esteso la perquisizione presso la loro abitazione, dove è stato scoperto un deposito di droga consistente complessivamente in circa sette chili di marijuana, lasciata lì ad essiccare in alcune cassette da frutta e scatole di cartone, oltre che ad una macchina per il confezionamento sottovuoto ed un bilancino di precisione.
Tutta la sostanza stupefacente ed il materiale rinvenuti sono stati sequestrati in attesa che venga disposta la distruzione dello stupefacente.
Il padre dovrà inoltre rispondere del possesso ingiustificato del coltello. I due hanno provato a giustificarsi, dicendo che la canapa sarebbe legale, del tipo Carmagnola, con quantitativi di principio attivo previsti dalla normativa in materia e destinata alle reti di commercializzazione. Sarà il Gip del tribunale a decidere se la versione di padre e figlio è attendibile oppure la droga aveva fini illeciti.
In attesa dell’interrogatorio il padre si trova ristretto presso la Casa circondariale di Balate.