Il Gela spreca l’Acr Messina ringrazia, la squadra di Infantino avanti in Coppa di rigore

 
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Gela. I calci di rigore questa volta condannano il Gela. Agli ottavi di finale di Coppa Italia ci va il Messina, che non sbaglia nulla dagli undici metri mentre i biancazzurri si prendono l’oscar della sfortuna con la traversa di Misale. I tempi regolamentari si erano chiusi sull’1-1. Al gol iniziale di Genevier aveva replicato nella ripresa il solito Ragosta su calcio di rigore.

E’ stato il solito Gela, bello da vedere ma poco cinico in attacco. Grande ed inevitabile il turn-over per Zeman e Infantino. Negli ospiti non ci sono gli infortunati Sarcone e Mbaye, Meo, Porcaro, Biancola e Cossentino. Si accomodano in panchina anche Arcidiacono, Gambino e Cocimano. Esordio assoluto per il portiere Compagno, mentre Genevier ricopre l’inedito ruolo di centrale difensivo. I padroni di casa schierano tra i titolari gli ex Mileto, Misale e Ragosta, con Polito in panchina. Numerosi gli assenti, su tutti Bonanno, Sowe, Mengoli e con Sicignano e Mannoni in panchina.

Il match si gioca a porte chiuse. Gara iniziata in ritardo perché la società ha lasciato liberi i calciatori di giocare o meno. Altro segnale fortemente preoccupante.

La cronaca. Al 10’ la prima vera palla gol è del Gela: Dieme centra il palo, poi è Compagno a bloccare la conclusione di Ragosta. Poi il Messina: prima è Rao al 13’ a bloccare la forte conclusione di Dascoli, poi al 14’ è Genevier la sblocca. Perfetti il suo inserimento sul primo corner conquistato dagli ospiti e il destro da posizione defilata, che non lascia scampo all’estremo difensore gelese. L’ACR prende fiducia e sfiora anche il raddoppio: al 20’ è decisivo Rao sul colpo di testa di Pizzo. Al 28’ clamorosa chance sprecata da Alma, a pochi metri dalla porta, dopo la respinta sulla conclusione a botta sicura di Schisciano.

Nella ripresa dentro Mannoni per Burato. Il Gela gioca per oltre mezz’ora nella trequarti del Messina. E’ un pressing forsennato.

Dopo 3 minuti è ancora una volta bravissimo Compagno su Schisciano e Alma. All’8′ ghiotta anche l’opportunità sprecata da Dieme di testa, dopo un buon inserimento sulla punizione battuta dal neo-entrato Mannoni.  Infantino opera i primi cambi: dentro Arcidiacono per Rabbeni e Guehi per Pizzo. La supremazia del Gela viene premiata al 29′ dopo una ingenuità di Guehi, che frana in area su Ragosta. L’ex attaccante giallorosso non sbaglia dal dischetto e ristabilisce la meritata parità. A questo punto il Messina si risveglia e cambia letteralmente marcia. Gambino può andare in gol per tre volte. Al 34’ si fa parare il destro da Rao, al 39’ di testa spedisce clamorosamente a lato ed infine al 40’ Rao si rifugia in corner. Dopo i 6 minuti di recupero di va ai calci di rigore. Cocimano, Carini, Arcidiacono e Genevier non sbagliano, Alma e Montalbano segnano, Mannoni si fa parare il tiro da Compagno e Misale colpisce la traversa.  Finisce 5-3.

 

 

 

Gela – Messina 3-5 ai rigori (1-1 al 90′)
Marcatori: al 14’ pt Genevier (M), al 29′ st Ragosta (G) su rigore.
Successione rigori: Cocimano (M) gol, Alma (G) gol, Carini (M) gol, Montalbano (G) gol, Arcidiacono (M) gol, Mannoni (G) parato, Genevier (M) gol,  Misale (G) traversa.
Gela: Rao, Mileto, Caruso, Mauro (37′ st Federico), Brugaletta (K), Misale, Alma (VK), Schisciano, Dieme (24′ st Montalbano), Burato (1′ st Mannoni), Ragosta. In panchina: Pizzardi, Sicignano, Polito, Cuzzilla, Khouaja, Di Domenico. Allenatore: Zeman.
Messina: Compagno, Dascoli, Russo, Genevier (K), Cimino, Traditi, Petrilli (15′ st Gambino), Bossa (VK; 27′ st Cocimano), Pizzo (8′ st Guehi), Rabbeni (8′ st Arcidiacono), Biondi (33′ st Carini). In panchina: Ragone, Barbera. Allenatore: Infantino.
Arbitro: Giovanni Sanzo di Agrigento.
Note : Ammoniti: al 26′ st Arcidiacono (M), al 41′ st Caruso (G). Angoli: 8-5. Recupero: 1′ pt e 9′ st.

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