Butera. “La situazione politica in città -dichiara Luigi Puci- sta assumendo scenari grotteschi, dall’azzeramento virtuale della giunta, allo sfratto e messa in vendita dei locali della Comunità Terapeutica Assistita. In prima battuta sarebbe interessante capire dal Sindaco, in prima persona, cosa lo ha convinto a riassumere, nominando lo stesso esecutivo, gli assessori defenestrati in malo modo dallo stesso, sia deliberando che sui social network, definendo il loro operato talmente insufficiente da non raggiungere gli obiettivi prefissati ed anche rimarcando la necessità di avere a suo fianco gente presente e capace di ascoltare le istanze della gente.” Parole dirette al primo cittadino di Butera, Filippo Balbo, eletto lo scorso anno dai cittadini con una lista civica di centro destra dopo l’azzeramento della Giunta ed il quale, tuttavia, ha successivamente richiamato gli stessi assessori defenestrati a ricoprire di nuovo l’incarico. Luigi Puci, anche lui candidato con una lista civica nelle ultime amministrative del paesino nisseno, fa un’analisi di quanto è accaduto a Palazzo di Città nelle ultime settimane. “Pur volendo prendere una posizione in merito, durante il periodo di sede vacante – continua Puci – il silenzio assenso, sia pubblico che nelle sedi opportune, da parte degli assessori licenziati per manifesta inefficienza, a detta del loro Sindaco, è stato talmente assordante da sembrare quasi una conferma delle motivazioni dell’azzeramento. Onestamente, mi limito a definire l’operato del primo anno di tutta l’ amministrazione comunale negativo, inoperoso e principalmente mancante di programmazione e pianificazione; un esempio abbastanza banale i mancati appuntamenti annuali cadenzati, come la sagra; ancora, rappresentazioni teatrali popolari e scolastiche, eventi natalizi, sono scomparsi dai radar dei buteresi e non solo, per non parlare del rilancio dell’ agroalimentare o del comparto turistico, tanto osannato nei comizi elettorali. Secondo onestà e coscienza, va dato merito all’assessore allo sport per la partecipazione della squadra calcistica al campionato provinciale di terza categoria, sperando in una continuità. Ma la scelta bilaterale degli amministratori politici di ricongiungersi, al netto di quando accaduto, ad oggi pare inspiegabile da ogni punto di vista. E’ doveroso che il Sindaco esponga personalmente la progettualità a breve termine, oggetto del ricongiungimento, con correlata tempistica di attuazione, in modo tale da dare risposte concrete alla popolazione, ma ancor più a se stesso, desideroso di ‘una giunta competente, presente e soprattutto operativa… per un’ azione politica concreta e non di facciata’ (cit. Art. Sindaco Balbo). Sembra il minimo nei confronti della città, dopo una grande esposizione mediatica a cui il Sindaco ha deciso, pubblicamente, di esporsi, mostrando i propri intimi collaboratori”.
Sfratto dei locali della CTA
“In merito allo sfratto dei locali della CTA – sottolinea Puci – senza fare l’avvocato del diavolo e non avendo parenti all’interno, mi sembra doveroso fare un paio di precisazioni, mettendo da parte l’aspetto giuridico che sarà analizzato dagli addetti ai lavori; in particolare, vorrei rispondere a qualche competente consigliere che la “pena” non è tanto per l’occupazione diretta dei lavoratori, che ovviamente non perderanno il lavoro, grazie a contratti di lavoro che rispecchiano la dignità degli stessi e grazie alla solidità della società stessa, sempre in linea con i pagamenti, di cui va dato atto pubblico, ma, ancor più, per l’indotto indiretto che ha creato tale società, facendo lavorare molte attività buteresi, senza colore politico, sviluppando economia collaterale, coinvolgendo associazioni e singoli cittadini,favorendo una essenziale integrazione con la nostra comunità, realtà che oggi è concreta… domani cosa accadrà? La vendita o la cosiddetta alienazione di edifici pubblici per far fronte ai buchi di bilancio – conclude – di cui è anche responsabile una parte dell’attuale classe politica che ci governa, va correttamente attuata con strutture ed aree che sono zavorre per i conti comunali e che non producono reddito, di cui il nostro comune è pieno.Spero in un ravvedimento in merito, altrimenti, a mio modesto parere, sarebbe l’ennesima scelta scellerata in un momento di crisi economico-sociale del nostro territorio”.