Gela. “L’unico vero dialogo in atto è con DiventeràBellissima. Forza Italia? Prima dovrebbero decidere chi è che la rappresenta in città”. L’ex azzurro Raffaele Carfì, che conferma l’intenzione di andare alle elezioni con la lista GelaPunto, da alcune settimane si sta muovendo insieme al gruppo che ha sostenuto l’avvento in giunta di Giuseppe Licata. “Con Forza Italia non ho più rapporti politici – dice – ho saputo che qualche esponente avrebbe messo il veto al dialogo con me e con il nostro gruppo. Onestamente, sono io che metto un veto. Al momento, stiamo solo ragionando su idee di programma anche perché dobbiamo attendere l’esito del ricorso presentato da Messinese”. Proprio nella giunta Messinese Carfì ha portato l’ex dem Licata e probabilmente anche questa decisione ha fatto storcere il naso ad altri esponenti della coalizione di centrodestra.
“Abbiamo cercato di dare un contributo alla città – spiega ancora Carfì – non credo che questa nostra scelta possa pesare nei rapporti con gli alleati. Anzi, probabilmente l’ingresso di Licata ha spinto qualche consigliere e qualche segreteria ad accelerare per la sfiducia a Messinese. Mossa che altrimenti non avrebbero mai fatto”. I rapporti con alcuni gruppi forzisti, forse, sono “avvelenati” anche perché Carfì viene ancora visto come referente locale del deputato Michele Mancuso, tra i protagonisti della lotta interna al partito. “Ho lasciato Forza Italia dopo una decisione ponderata – conclude – Mancuso? Non sono affatto il suo referente. Non lo sento ormai da un mese e anche quando è venuto in città per la visita al commissario Arena non ci siamo incontrati. Mantengo comunque buoni rapporti, questo non lo nego”.
