Gela. E’ stato condannato, in maniera definitiva, a due anni e otto mesi di reclusione con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. L’imprenditore quarantanovenne Carmelo Chetti, adesso, potrà continuare a scontare la sua pena lavorando.
La decisione è stata assunta dal magistrato di sorveglianza di Caltanissetta che ha accolto la richiesta inoltrata dal difensore, l’avvocato Maurizio Scicolone. Il quarantanovenne, così, ha già preso servizio dopo aver ottenuto il benestare da parte del giudice.
Sosterrà l’attività lavorativa all’interno delle aziende di famiglia. Nel maggio di un anno fa, furono i militari della guardia di finanza a scoprire la droga, oltre due chili di hashish, a disposizione dello stesso Chetti. Gli investigatori entrarono anche all’interno della sua villa di contrada Desusino.
L’imprenditore deve ancora scontare una pena di un anno e otto mesi: periodo che dovrebbe trascorrere, appunto, lavorando. Davanti alle fiamme gialle, confessò il possesso dell’hashish: escludendo, comunque, qualsiasi volontà di piazzare la droga sul mercato locale.
Stando agli accertamenti compiuti dagli inquirenti, la droga in possesso di Chetti avrebbe avuto un valore non inferiore ai cinquanta mila euro.