Imprenditore a giudizio per evasione fiscale: Difesa, “Pratiche corrette”

 
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Gela. Non ci fu nessuna frode fiscale, questa la linea sostenuta davanti al giudice Fabrizio Molinari dalla difesa dell’imprenditore Vincenzo Cavallaro, tra i titolari dell’azienda edile Igc. All’imputato, i magistrati della procura contestano la presunta copertura di debiti Iva attraverso crediti inesistenti.

Una ricostruzione, comunque, nettamente ridimensionata in aula dall’avvocato Antonio Gagliano che difende l’imprenditore.
Nel corso dell’ultima udienza celebrata davanti al giudice Molinari, è stato sentito il commercialista che ha tenuto la contabilità dell’azienda finita al centro dei controlli condotti, nell’estate di quattro anni fa, dai militari della guardia di finanza.
“Si trattò – ha spiegato il professionista – di una pratica assolutamente consentita dal fisco. Abbiamo successivamente provveduto a saldare sia il debito Iva da circa cinquecentomila euro che le relative sanzioni”.
Decisiva, stando alla difesa dell’imprenditore, l’assenza di qualsiasi cartella di accertamento da recapitare, eventualmente, all’imputato. “Mi pare un elemento – ha detto l’avvocato Gagliano – che prova senza ombra di dubbio l’assenza d’irregolarità”.
Il giudice Fabrizio Molinari non ha accolto la richiesta formulata dal pubblico ministero Tiziana Di Pietro di nominare un perito con il compiuto di accertare se, effettivamente, i conti finiti al centro degli approfondimenti siano stati successivamente regolarizzati. Così, il magistrato ha aggiornato il dibattimento al prossimo 5 febbraio.

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