Gela. I pm della procura e i carabinieri ritengono che il venticinquenne Ruben Licata abbia avuto la piena disponibilità di armi e munizioni, ritrovante negli scorsi mesi nell’abitazione di famiglia. Dopo la recente scarcerazione, è arrivato un nuovo provvedimento che ha consentito ai carabinieri di fermarlo, trasferendolo nel carcere di Balate. Davanti all’aggravamento della misura, il suo legale di fiducia, l’avvocato Nicoletta Cauchi, sta per rivolgersi al giudice che ha autorizzato il nuovo provvedimento. Secondo la difesa, infatti, non ci sarebbero le condizioni per giustificare la custodia cautelare in carcere del giovane.
Con l’istanza, quindi, verrà chiesta una misura diversa dalla detenzione, contestando proprio la ricostruzione fornita invece dagli investigatori.