Gela. In diverse occasioni è spuntata l’ipotesi che potesse decidere di ricoprire un incarico politico, magari in municipio, soprattutto dopo il primo successo in città del Movimento cinque stelle. Da allora, però, l’artista Giovanni Iudice è stato sempre più critico e oggi esclude qualsiasi suo impegno, tracciando un profilo “nero” dello stato in cui versa la città. “E’ una città senza futuro, per mille motivi – dice – mancano opportunità, mancano idee e le persone migliori si tengono lontane dalla politica”. Starebbero emergendo tutti i “peccati” commessi da chi ha governato negli ultimi decenni. “L’economia di una città si quota con gente capace – continua – che sia in grado di ricapitalizzare le risorse. Tutto questo non è mai avvenuto ma si è preferito vivere di statalismo e clientelismo. Chi si mette in politica è sempre il peggio, per giunta manovrato da quattro o cinque burattinai, sempre i soliti. Le larve stanno mangiando questo territorio moribondo che non viene curato dalla medicina politica”.
Iudice non fa sconti a nessuno e in vista delle più che probabili elezioni anticipate non lascia troppo spazio all’immaginazione. “C’è il peggio che si sta riorganizzando – continua – alla fine, gli elettori saranno chiamati a votare una serie di liste civiche, manovrate sempre dagli stessi burattinai. Vincerà il solito buonsenso con la cravatta, lo stesso che in vent’anni e più non è mai riuscito a quotare la città. Gli assessori alla cultura, nella gran parte dei casi, sono stati personaggi che nella vita facevano tutt’altro e oggi purtroppo ci sono giovani rampanti che spinti dal gallismo farebbero di tutto pur di sedersi su una poltrona. Il baronato è nel cervello dei gelesi. In una città malata sarebbe invece necessario partire dalla formazione degli individui. E’ questo il vero sviluppo”. Iudice non ha apprezzato neanche le ultime evoluzioni politiche nazionali che hanno condotto i grillini ad allearsi al governo con la Lega. “Mi asterrò dal fare opinione politica – aggiunge – almeno fino alle prossime elezioni. Quello che è stato deciso dal Movimento cinque stelle per me è incomprensibile”. Uno scenario con pochissime prospettive emerge dalle parole dell’artista che in questo periodo si sta dedicando al progetto della biblioteca del museo regionale. “Sì, è vero. Lo sto curando attraverso l’associazione che ho costituito”, conclude. Anche se non lo dice in modo esplicito, non ha mai accantonato la decisione di lasciare la città, che ritiene in una fase di declino quasi irreversibile.
Analisi perfetta che condivido pienamente
Vabbe’…questo e’ stato in letargo tre anni dopo aver appoggiato Messi..e’ ora recita il de profundis…grazie non ne abbiamo bisogno…perche’ invece non utilizza la sua notorieta’ per portare all’attenzione della ribalta nazionale la drammatica situazione di Gela…abbiamo bisogno di fatti…se si ripropongono sempre gli stessi nomi la colpa a chi la vogliamo dare…a noi stessi che li voteremo ancora…i gelesi avevano votato coraggiosamente Messi e i risultati sono sotto gli occhi di tutti…buona serata
Hai ragione jako dovremmo capire se lui é un burattino o vorrebbe fare il burattinaio.