I dem non vogliono altre sconfitte, parte il confronto: convocata la direzione

 
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Il Pd attende un'eventuale apertura dal sindaco ma le parti sembrano molto distanti

Gela. Dopo la prima assemblea successiva alla sfiducia dell’ex sindaco Domenico Messinese, i dem tornano a riunirsi. Salvo diverse decisioni, venerdì si terrà la direzione del partito. Di punti interrogativi da dipanare ce ne sono a non finire. Dalle alleanze elettorali al tentativo di aprire un dialogo interno per arrivare a nomi condivisi. Di Cristina, come ha più volte preannunciato, vuole chiudere prima possibile il cerchio per avere in mano un programma da presentare alla città. Con un centrosinistra locale praticamente dilaniato, i democratici devono per forza guardarsi intorno. L’ebbrezza delle intese oltre gli schieramenti, partendo dallo schema politico del fronte pro-sfiducia, per ora sembra accantonata. Il segretario cittadino Peppe Di Cristina e i suoi uomini di riferimento non vogliono scoprirsi troppo, almeno in questa fase. Come per altre segreterie di partito, anche in casa dem si attende il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale di Palermo che deve valutare il ricorso presentato dall’ex sindaco Domenico Messinese, messo alla porta anche con il sigillo Pd.

I democratici non possono permettersi un’altra figuraccia alle urne, dopo quelle rimediate negli ultimi tempi e soprattutto guardando a quanto accaduto tre anni fa, con la sonora sconfitta al ballottaggio delle amministrative vinto dai rampanti grillini (che schieravano un Messinese ancora pentastellato). Intestarsi una corsa solitaria verso le urne dell’anno prossimo potrebbe rivelarsi una scelta a perdere. Probabilmente, il Pd non ha più i numeri per tentare la sortita e dovrà cercarli mettendo su un’aggregazione politica che possa tenere botta. Dati i chiari di luna, Di Cristina potrebbe chiedere un passo indietro ai “soliti noti” pur di individuare un volto nuovo che si intesti una lunga campagna elettorale, quasi certamente da combattere non solo a suon di dialettica politica. Venerdì parte il confronto e sul tavolo del segretario, per ora, non ci sono “buste” sicure.

2 Commenti

  1. Non vogliono un altra sconfitta? Ma perche temono l ennesima disfatta se quando erano al governo hanno fatto cosi bene al paese. Forse hanno capito che e arrivato il momento d irisi a circari u travagghiu

  2. Questi la politica la sannofare, se vogliamo vincere come Centro Destra dobbiamo trovare un candidato unico magari che in passato noi sia stato alleato di Fasulo e Crocetta…..

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