Gela. Lo scontro da tempo in atto tra i leghisti è un continuo susseguirsi di duelli incrociati, soprattutto sull’asse Gela-Caltanissetta. L’ex forzista Oscar Aiello, che adesso è responsabile degli enti locali per i salviniani, sta monitorando l’intero territorio provinciale, compresi i circoli che intanto sono stati costituiti in città. Ma le prese di posizione di Aiello e la tendenza ad accentrare su di sé le prossime sorti dei salviniani, piacciono poco a quelli del circolo “Gaetano Filangieri”, adesso coordinato da Massimo Vella. “Noto da diversi giorni che il consigliere Oscar Aiello, responsabile degli enti locali, si atteggia a rappresentate politico provinciale del partito – dice Vella – prendendo posizioni, emettendo sentenze, avocando a sé stesso il diritto esclusivo di parola. È evidente che abbia preso lucciole per lanterne, perché il suo ruolo, di grande responsabilità, è quello di garante provinciale della transizione verso gli appuntamenti congressuali, non di coordinatore provinciale del partito. Aiello non è stato eletto da nessuno, ma in quanto organo straordinario deve mantenere una posizione super partes e, semmai, aiutare le componenti di base a organizzarsi al meglio per l’unico obiettivo da perseguire, la crescita della Lega in provincia di Caltanissetta”.
Per i leghisti del circolo coordinato da Vella, Aiello starebbe favorendo solo alcuni gruppi. “Aiello si atteggia a uomo di parte. La sua organizzazione, su cui si potrebbero fare molte riflessioni critiche pende da una parte a detrimento di altre – continua – mortificare alcune componenti del partito a favore di altre è una scelta poco lungimirante, perché il consigliere Aiello sta minando la fiducia che in futuro potrebbe essere il viatico a una sua valorizzazione provinciale. Invito pertanto Aiello a mutare registro e ad assumere quei toni di garanzia che più si confanno a un organo commissariale”. Solo ieri, proprio Aiello ha ribadito che la Lega mira ad un ruolo importante nell’alleanza elettorale di centrodestra. Ma tra i salviniani la guerra è solo all’inizio.