Gela. Il provvedimento che ha “rivoluzionato” i settori del municipio è stato firmato dal sindaco Domenico Messinese il giorno prima della sfiducia ma la determina sindacale riporta la data del 7 settembre, ovvero lo stesso giorno della seduta che ha decretato la fine anticipata del suo mandato. In attesa che la Regione ufficializzi la nomina del commissario, ieri il segretario generale Salvatore Pignatello ha riunito in municipio tutti i dirigenti comunali indicati nel provvedimento, nel tentativo di mettere ordine. In molti casi, dovranno cambiare settore di competenza e alcuni ne dovranno ricoprire più di uno. Senza sindaco, i dirigenti dell’ente hanno risposto all’invito del segretario generale. Non tutti sono di ruolo ma c’è anche chi è stato direttamente nominato dal sindaco sfiduciato. In questi casi, si pone la questione di comprendere se possano ancora mantenere gli incarichi assegnati dal primo cittadino che non c’è più. Messinese, prima di lasciare il municipio (così come indicato nella determina), ha giustificato la decisione rifacendosi al piano anticorruzione. Insomma, una normale rotazione, però decisa il giorno prima di entrare in aula per la discussione sulla mozione di sfiducia. In municipio, non mancano le voci di chi ritiene che anche questa mossa dell’ormai ex primo cittadino sia stata decisa proprio nell’ottica di un eventuale addio anticipato al municipio, che poi è diventato cosa fatta con il voto dell’assise civica.
A Palazzo di Città, si attende l’arrivo del commissario, anche nel tentativo di fare ordine dopo quanto accaduto nei giorni precedenti alla mozione di sfiducia. Da Palermo, si fa sentire il deputato dem Giuseppe Arancio, che con il suo partito ha supportato la mozione di sfiducia. “Il vuoto amministrativo causato dalla sfiducia al primo cittadino, che aveva peraltro già azzerato la sua giunta – dice – non può perdurare . Il governo regionale avvii nel più breve tempo possibile l’iter per il commissariamento. E’ indispensabile che venga nominato al più presto un commissario di garanzia per la città che affronti le molteplici problematiche lasciate irrisolte dall’amministrazione sfiduciata”.