Gela. Presunte richieste di biglietti omaggio e posti di favore, facendo leva sulla funzione ricoperta, quella di ispettore della polizia municipale. Sono queste le accuse alle quali dovrà rispondere proprio un funzionario della municipale dopo la denuncia sporta dal titolare di un circo, alcuni anni fa arrivato in città per una delle tappe del tour. Una vicenda che in passato è stata raccontata da questa testata e che ha avuto uno sviluppo giudiziario.
L’agente si trova a processo davanti al giudice Elena Kildani e il titolare del circo si è costituito parte civile. L’imputato, difeso dagli avvocati Nicoletta Cauchi e Giovanni Cannizzaro dovrà fornire la sua versione dei fatti, anche se già in fase di indagine ha sempre escluso presunte richieste o ingerenze.
Perché ora comandano anche i vigili urbani?
Quello dei vigili urbani di Gela di pretendere l’ingresso gratuito nei locali di spettacolo è un vezzo, che dura da oltre 30 anni, senza che da parte di amministratori e/o superiori gerarchici ci siano stati interventi idonei a prevenire e/o reprimere comportamenti palesemente contra legem. Al tempo in cui vivevo ed operavo a Gela (svolgevo le funzioni di Agente della SIAE), per avere impedito al Maresciallo Pizzardi e a 4 vigili urbani di compiere un abuso ai danni dell’impresario Salvatore Tolomeo, sono stato denunciato e trascinato in giudizio, ma quando ho illustrato al Pretore (all’epoca non era stato istituito il Tribunale ) lo svolgimento della vicenda sono stato assolto, unitamente al suddetto impresario ed a un suo collaboratore. Certo, sulla base di quella sentenza, avrei potuto rivalermi, contestando ai suddetti vigili il reato di calunnia, ma ho lasciato perdere, perchè, pochi mesi dopo, ho vinto un concorso per la copertura di 10 posti della carriera direttiva, bandito dalla Siae e sono andato via da Gela. Facendo la mia fortuna!!