Gela. La cocaina era nascosta in spiaggia, a Roccazzelle. Arriva la condanna per il trentunenne Vincenzo Ieva. Nell’aprile di sei anni fa, venne arrestato dai poliziotti che lo seguirono mentre si recava nella frazione balneare per rifornirsi. Secondo gli investigatori, la cocaina veniva poi spacciata. In aula, nel corso della requisitoria finale, il pm Pamela Cellura ha chiesto otto anni di reclusione. Nel dispositivo letto a conclusione del dibattimento, il giudice Miriam D’Amore ha riconosciuto le attenuanti generiche e la continuazione con una precedente sentenza (imponendogli sette anni di reclusione). Ieva, difeso dall’avvocato Flavio Sinatra, ha reso dichiarazioni spontanee.
I poliziotti lo fermarono e sequestrarono la cocaina, oltre 140 grammi. La difesa ha ripercorso l’iter del procedimento giudiziario che ha poi portato l’imputato a presentarsi davanti al giudice. Il legale ha sottolineato come Ieva abbia comunque deciso di cambiare vita. Per l’accusa, come ribadito dal pubblico ministero, la droga sarebbe servita per essere rivenduta agli assuntori in città. All’imputato è stata imposta una multa da 30 mila euro.