Il Ppi pronto a lasciare l’ospedale, si cerca una nuova sede

 
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Gela. Il Punto di primo intervento (Ppi) del distretto sanitario dell’Asp si appresta a lasciare la sede all’interno del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele.

I medici di continuità assistenziale, che da marzo dello scorso anno garantiscono il servizio, si sono opposti al trasferimento del Ppi al Pronto soccorso. Il direttore del presidio, Luciano Fiorella, che aveva liberato e adeguato alle esigenze del Punto di primo intervento, una stanza del Pronto soccorso, è stato costretto a rimodulare i piani.

“Stiamo valutando la possibilità di trasferirlo fuori dal presidio di via Palazzi – dice Fiorella – Anche il sindaco Angelo Fasulo ha dato disponibilità per individuare una sede più idonea. Con una nota ho comunicato a Giuseppe Piva, coordinatore di distretto, che i locali sono disponibili ed idonei. Invece del Ppi – conclude Fiorella – siamo pronti ad attivare l’ambulatorio per i codici bianchi”. Intanto, il Ppi, progetto sperimentale di 12 mesi che andrà avanti grazie ad una proroga fino a novembre, continua ad essere caratterizzato da una modesta affluenza e scarso interesse della popolazione.

“Registriamo circa 180 prestazioni al mese – assicura Piva – Stiamo verificando la possibilità di potere allocare il Ppi in una posizione periferica. L’ospedale non ha altri locali. Sta rimodulando il Pronto soccorso, dove i medici non vogliono trasferirsi, facendo leva sulla norma regionale. Temono di una commistione di competenze con il personale del Pronto soccorso, perché sarebbero obbligati ad intervenire nelle emergenze”.

Oggi è prevista una riunione del coordinamento territoriale a Caltanissetta.

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