Gela. Sfratti per morosità aumentati e in provincia sono preoccupanti anche i numeri delle richieste inevase per l’assegnazione di alloggi popolari (circa 800). Gli esponenti del Sunia, la sigla sindacale della Cgil che si occupa delle politiche dell’abitare, si sono dati appuntamento in città per il congresso provinciale. A guidare la sigla degli inquilini assegnatari sarà di nuovo Giuseppe Lombardo, segretario uscente. Sono addiritutra 600 le sentenze emesse in tutta la provincia che hanno disposto sfratti per morosità. Con una stagnazione economica senza troppi precedenti e senza risposte occupazionali, tanti rischiano di perdere le case in affitto e non riescono ad accedere all’edilizia popolare. Uno spaccato tracciato dal segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice e dallo stesso Lombardo.
Ci sono comuni che neanche bandiscono gli avvisi per l’assegnazione di alloggi popolari. “Il Sunia, da tempo – si legge in una nota – propone di inglobare l’attuale fondo per morosità nel fondo di sostegno alla locazione con un adeguato intervento della Regione e dei comuni”. Ma bisognerebbe investire anche nella realizzazione di nuovi immobili, rivolti all’edilizia pubblica. Una richiesta lanciata dal segretario provinciale della Fillea Cgil Francesco Cosca. In città, sono arrivati diversi delegati provinciali e regionali. La questione casa rischia di sfociare in enormi disagi sociali e già in passato non sono mancate le proteste anche tra chi ha occupato abusivamente gli alloggi cittadini dello Iacp.
Con tutte le case che ci sono sfitte a Gela si dovrebbero abbassare i prezzi di affitto, altro che carenza di case che il 40 per cento sono vuote. Bisogna non tassare chi affitta una casa e vedi che il prezzo si abbassa o controllare tutti quelli che affittano a nero e c’è ne sono tante di case a nero.