Gela. Dopo la rottura definitiva con il gruppo di Futuro e Libertà per l’Italia, l’avvocato Lucio Greco tenta la scalata alla camera dei deputati riabbracciando, a qualche anno di distanza, il simbolo del Popolo delle Libertà.
“Credevo molto nelle parole del presidente della camera Gianfranco Fini e nel progetto di Fli – spiega – però, dopo l’ultima tornata elettorale per le regionali, l’entusiasmo si è spento e, già in quel periodo, i vertici nazionali del Pdl avevano fatto il mio nome”.
L’avvocato Greco, così, si riaffaccia alla competizione politica dopo aver raggiunto, anni addietro, gli scranni del consiglio comunale.
“Penso che i sondaggi – ammette – stiano premiando il progetto del Pdl. La mia posizione in lista, se proseguisse quest’andazzo, dovrebbe essere utile per l’elezione”.
Il candidato ha ottenuto l’appoggio del nuovo gruppo dirigente locale del Popolo delle Libertà, coordinato da Massimiliano Falvo.
“L’avvocato Lucio Greco – dice proprio il responsabile – è un candidato forte che premia gli sforzi fatti in questi lunghi mesi. Voglio solo ricordare che, quando ottenni l’incarico, mi trovavo davanti ad un partito in caduta libera, almeno a livello locale, con una rappresentanza in consiglio comunale sostanzialmente nulla”.
Lo stesso Greco, inoltre, sembra assai fiducioso. “Certamente – continua – con l’elezione alla camera dei deputati in un grande partito e non, invece, in partitini come quelli che ospitano alcuni candidati locali, avrei maggiori possibilità di portare avanti battaglie importanti: con in testa, quelle per la ripubblicizzazione del servizio idrico e per la concessione dei rimborsi in favore delle tante famiglie colpite dagli effetti dell’industrializzazione selvaggia”.
Richieste pubblicamente inoltrate già dai banchi del consiglio comunale.
