Gela. Sul caso Eni il sindaco Angelo Fasulo annuncia battaglia. “Non ci accontenteremo delle promesse, vogliamo certezze sulle manutenzioni e sul futuro dei lavoratori e delle strategia industriali. Gela ha bisogno di risposte immediate, qualora non arrivino non escludiamo eventuali forme di mobilitazione».
. Il primo cittadino ha inoltre richiesto un incontro con il Prefetto affinchè venga dichiarato lo stato di crisi.Il segretario regionale degli edili della Cgil, Ignazio Giudice, ricorrendo a una metafora, paragona in una nota l’Eni a un cattivo medico che impone al petrolchimico una dieta inaccettabile perchè mortale: «non vogliamo partecipare – avverte il dirigente sindacale – al funerale dell’indotto».
«È necessario che la Giunta regionale deliberi la richiesta al Governo nazionale di declatoria per Gela di ‘area di crisi complessa strategica, per avviare tutte le procedure di tutela sociale e perchè l’Eni confermi il previsto piano d’investimenti 2012/15». Lo scrivono, in un’interrogazione, i parlamentari siciliani del Pdl, Giuseppe Marinello, Alessandro Pagano, Vincenzo Fontana, Nino Germanà e Vincenzo Garofalo.