Gela. Avanti di rigore ma tanto lavoro da fare per il Gela di Zeman al debutto in Coppa Italia. Troina sconfitto dal dischetto (una maledizione considerato lo spareggio per la serie C con la Vibonese) dopo una gara equilibrata. I tempi regolamentari si erano conclusi con il risultato di 1-1 ( Sowe 42′ 1t per il Gela, Adeyemo 34′ 2t per il Troina).
Dal dischetto si va senza avanti senza errori e diventa decisivo proprio il decimo rigore, sbagliato da Dantò, o meglio parato dall’ottimo Castaldo.
Si è giocato in un Presti deserto perché a porte chiuse con i giornalisti messi in un angolo del prato, in piedi ed in condizioni vergognose. D’altra parte, dopo aver cercato fortuna nei balconi dei palazzi vicini non sappiamo più cosa altro subire.
La partita
Zeman rinuncia a Schisciano, Alma e Burato. Nel 4-3-3 iniziale la difesa davanti a Castaldo è composta da Mengoli, Sicignano, Brugaletta e Caruso, centrocampo con La Vardera, Di Domenico e Mannoni; tridente offensivo con Sowe, Montalbano (in ritardo di condizione) e Ragosta. Nella ripresa spazio a Misale, Polito, Federico (impatto positivo), Dieme e Bonanno (che sfiora il gol nel finale di partita).
Il Troina è squadra diversa rispetto allo scorso anno. C’è molto caldo ed in campo le occasioni non sono tante. La sblocca Sowe, dopo un batti e ribatti in area di rigore con Ragosta che aveva impegnato Zummo. Nella ripresa ci prova due volte Moudoumbodo ma Castaldo si oppone alla grande. Adeyemo impatta però il match, Bonanno sfiora il 2-1 su punizione e poi si va ai rigori.
Questa la sequenza dei tiri dagli undici metri: Brugalettta (G) gol; Mussi (T) gol; Misale (G) gol; Adayemo (T) gol; Mannoni (G) gol; Boscaglia (T) gol; Dieme (G) gol; Saba (T) gol; Bonanno (G) gol; Dantò (T) parato.
L’analisi
Difesa già solida, centrocampo da rivedere ma d’altra parte mancano due elementi importanti come Schisciano e Burato. Condizione da migliorare per Montalbano e Bonanno, Sowe a sprazzi, Ragosta già in palla. In generale squadra che non appare ancora al massimo della condizione ma con buone individualità. Domenica sfida al Marsala, che ha superato l’Acireale ai calci di rigore (2-2 nei 90 minuti con rigore dell’ex Campanaro) e penalty a favore degli azzurri.