Gela. I rapporti con la Raffineria, lo sblocco degli investimenti promessi, la crisi dell’indotto e le pesanti ricadute occupazionali che minano la serenità di intere famiglie gelesi
soprattutto con l’avvicinarsi delle festività natalizie. Temi drammaticamente attuali e indifferibili, che stanno animando la politica locale, quotidianamente e giustamente pressata dalle continue richieste dei cittadini, e che verranno affrontati martedì prossimo sia nel vertice convocato in Prefettura, sia in un incontro informale tra i trenta consiglieri comunali e i vertici dell’Eni.
In vista di questi due importanti appuntamenti, l’Unione comunale del partito democratico si è riunita questa mattina presso l’Hotel Sileno per discutere le problematiche inerenti la Raffineria, e per elaborare un piano di proposte da avanzare nella riunione con il Prefetto. Al dibattito, erano presenti tutti gli esponenti del partito, dai deputati regionali Speziale e Donegani, al Sindaco Fasulo, il presidente del consiglio comunale Fava, gli assessori e consiglieri eletti, che a turno hanno esposto le loro idee. Appassionato ed apprezzato l’intervento di Tony Gangarossa, che della raffineria conosce i più piccoli anfratti, il quale ha puntato l’attenzione sull’importanza del sito industriale, come elemento portante dell’economia gelese, e sul fatto che la politica debba dare un segnale forte della propria presenza: “quello che è successo a Termini Imerese deve farci riflettere, interi consigli comunali si sono svolti davanti ai cancelli dell’industria, e questo da un punto di vista prettamente politico è stata una vittoria. A Gela per il bene della città dovremmo fare una cosa simile. Altrimenti non potremo neanche fare una passeggiata in centro”.