La “corsa” alla sfiducia è una lotta di nervi: il fronte pronto ad un vertice prima dell’aula

 
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Gela. Tra una settimana, in aula consiliare, il fronte della sfiducia si gioca tutto, così come la giunta quater del sindaco Domenico Messinese. Per ora, i firmatari della terza mozione di sfiducia sembrano tenere, senza troppi tentennamenti. Il patto di fine mandato proposto dai consiglieri comunali di DiventeràBellissima è stato rispedito al mittente e riuscire a sfiduciare il sindaco Domenico Messinese potrebbe essere un biglietto elettorale non da paco per tutti i gruppi che hanno scelto di tentare la carta della terza mozione (dopo i flop degli scorsi mesi). Nessuno tra i ventuno, però, nasconde la paura che qualcuno possa cedere. Il sindaco Domenico Messinese e i suoi emissari politici stanno lavorando per rompere il fronte. Spaccare i partiti dall’interno significherebbe altri due anni di governo della città, nonostante la situazione sia veramente critica. Niente atti finanziari, niente misure correttive, i maxi debiti sui rifiuti, le strutture sportive al palo, una maggioranza politica che non si è mai manifestata, una Ghelas che fa fatica a respirare, tante incognite sull’effettiva entità dell’indebitamento del Comune, i servizi di base che latitano. Telefonate, incontri, proposte, offerte (anche di governo).

Il tavolo della giunta è politicamente imbandito, nel tentativo di convincere firmatari e loro referenti. Anche per questa ragione, la prossima settimana quelli della sfiducia sembrano pronti a rivedersi. Un incontro (la data non è stata ancora fissata) per fare il punto della situazione e soprattutto evitare “diserzioni” dell’ultimo momento. Tanti cittadini iniziano a darsi appuntamento per venerdì mattina in municipio, quando si discuterà la mozione. L’ennesimo passo indietro dopo la totale rottura con la giunta quater del sindaco Domenico Messinese scriverebbe, forse, le pagine della definitiva delegittimazione agli occhi degli elettori.

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