Gela. “Oramai siamo ad uno stato confusionale permanente in consiglio comunale. Qualche settimana fa, avevo chiesto di aprire l’aula ai lavoratori dell’indotto Eni per cercare un dialogo costante. Così, non è stato e adesso tutto è bloccato”.
L’ex capogruppo del Partito Democratico al civico consesso Enrico Vella ribadisce, ancora una volta, tutta la sua distanza dalle attuali mosse assunte dalla giunta retta dal sindaco Angelo Fasulo. “Ci sono troppe cose che non vanno per il verso giusto – continua – il sindaco, nel corso del tempo, si è scelto la propria maggioranza, oramai composta quasi del tutto da candidati che alle scorse amministrative erano in schieramenti diversi dal suo, spetta a lui risolvere i problemi. Gli autonomisti si lamentano? Credo che, dopo avergli garantito tre assessori in giunta e il posto di vice sindaco, non si possa fare a meno di loro”.
Vella, inoltre, chiama alle proprie responsabilità la stessa maggioranza dalla quale si sente sempre più lontano. “Si facciano le cose concrete – attacca – perché non è ancora stato approvato il regolamento sulla tassa dei rifiuti? Molti cittadini, davanti a pagamenti fino a 400 euro, rischiano di dover rinunciare a fare la spesa. A questo punto, proporrò un regolamento che consenta di utilizzare parte delle royalties per abbattere i costi della tares. Qualcuno sta rivendicando la titolarità della battaglia sulle royaltis pagate da Eni? Nessuno mette in dubbio che consiglieri come Guido Siragusa e Giuseppe Morselli abbiano proposto in aula diversi atti. Io, però, ho lavorato da tecnico alla regione fino ad assicurare lo sblocco delle somme”.
La maggioranza si muove in ordine sparso e Vella rilancia tanti dubbi. “Mi spiace – conclude – che alcuni alleati del sindaco, dopo aver ottenuto gli incarichi richiesti per i professionisti segnalati da loro stessi, adesso preannuncino candidature solitarie o in altri schieramenti. Il bilancio? Personalmente, non lo voterò”.