Gela. Il fronte della sfiducia ha risposto picche all’appello arrivato dai consiglieri comunali di DiventeràBellissima, pronti invece a stringere un patto di fine mandato con il sindaco Domenico Messinese. I ventuno della mozione vogliono arrivare in aula e chiudere anticipatamente l’esperienza amministrativa dell’ex grillino. Una scelta di campo, quella dei consiglieri del presidente della Regione Nello Musumeci, che potrebbe isolarli anche all’interno della coalizione di centrodestra. Forzisti, leghisti e indipendenti che si rifanno a quest’area politica hanno già preso le distanze, sostenendo la sfiducia e il netto no arrivato dal fronte dei ventuno. Gli unici a poter dare manforte ai fedelissimi di Musumeci sono gli esponenti di Energie per l’Italia, che fino a qualche giorno fa però chiedevano il coinvolgimento di un fronte ampio prima di poter accettare l’intesa con il sindaco. L’apertura plateale di Vincenzo Cascino, Anna Comandatore e Giovanni Panebianco non solo è stata respinta dai ventuno (anche se nei prossimi giorni tutto può ancora accadere) ma non trova riscontro neanche in quel centrodestra che sta fuori dal municipio.
“E’ una loro scelta di gruppo – spiega l’avvocato Maurizio Scicolone di Progetto Gela – io non la condivido perché ritengo che la città abbia bisogno di cambiare marcia e non potrà certo farlo continuando con questo tipo di gestione. Elezioni anticipate? Noi siamo pronti anche con liste civiche”. L’ex consigliere comunale Terenziano Di Stefano, sui social, boccia nettamente la proposta di patto politico arrivata da DiventeràBellissima. “Ma veramente il presidente Musumeci – scrive – è al corrente della manovra deleteria per la città e per i gelesi messa in atto dal gruppo locale di DiventeràBellissima? È possibile capire la loro proposta per il rilancio della città? Questa non è politica ed il centrodestra dovrebbe prendere una netta posizione a riguardo”. Contro l’intesa con la giunta quater si schierano i vertici locali di Fratelli d’Italia. “Una proposta senza senso – dice il coordinatore cittadino Ignazio Raniolo – la città sta soffrendo, senza una guida certa, e cosa fanno i consiglieri di DiventeràBellissima? Vogliono un accordo con il sindaco che è causa di quanto sta accadendo. Noi siamo per la sfiducia da subito, senza altri tentennamenti. Nelle prossime ore, ci riuniremo per confermare la nostra scelta. Temono la nomina di un commissario regionale? Ma verrebbe scelto dal loro stesso presidente. Prendiamo le distanze da DiventeràBellissima”. Una posizione sostenuta anche dal coordinatore provinciale del partito Angelo Cascino. Non solo il centrodestra, dato che la palla al balzo la prendono pure i consiglieri dello schieramento opposto. “Sono proposte da mercenari della politica – dice il capogruppo del Pd Carmelo Orlando – davanti ad una mozione di sfiducia firmata da ventuno consiglieri, come si fa a chiedere un patto di fine mandato con un sindaco che abbiamo sempre contestato, perché incapace di amministrare questa città? Bisogna andare oltre la salvaguardia dei propri interessi e il Pd sosterrà la mozione di sfiducia”. Intorno a DiventeràBellissima sembra aprirsi una sorta di baratro politico, con l’apertura al sindaco potrebbero perdere il treno della coalizione di centrodestra in vista di possibili elezioni anticipate. La scelta di lanciarsi a sostegno di un eventuale accordo con la giunta, almeno per ora, potrebbe trovare il sostegno di Energie per l’Italia (anche se non ci sono indicazioni ufficiali), di qualche consigliere indipendente (Sandra Bennici e Maria Pingo), con l’incognita della dem Romina Morselli, che in rotta con il partito potrebbe decidere di lasciare il gruppo consiliare, senza dimenticare esponenti d’area come Raffaele Carfì rappresentati in giunta dall’ex Pd Giuseppe Licata. Un magma politico per rianimare il governo Messinese, ma che dovrà reggere alla prova d’aula.
iniziamo a vedere chi ha sostenuto questo giunta…chi sfiducia almeno salverà la faccia ma gli altri ??pur di mantere le loro poltrone si accontentano di vedere la città in ginocchio e poi hanno il coraggio di chiedere i voti per il cambiamento della città!
Ma perché non vi dimettere tutti ne andiamo a votare…..