Gela. Non solo attacchi politici ma anche “avvertimenti” decisamente poco sibillini. La marcia di avvicinamento alla discussione in aula consiliare della mozione di sfiducia è sempre più segnata da tensioni che con la dialettica politica c’entrano poco. Adesso, è la volta dei messaggi inviati ai consiglieri che hanno firmato la mozione. Nelle scorse ore, direttamente sul suo profilo facebook, l’indipendente Salvatore Sammito ha postato il contenuto proprio di un messaggio privato recapitatogli. Il mittente, anche se il consigliere ha scelto di non renderlo noto, è un componente dello staff del sindaco Domenico Messinese. “Prima o poi questo supplizio finirà e saremo tutti liberi di poter sciogliere le lingue”, recita testualmente il breve testo arrivato al consigliere indipendente.
Insomma, se la mozione di sfiducia dovesse passare, allora sarà resa dei conti senza troppi tatticismi, quasi a voler avvertire che non si faranno sconti a nessuno e la giunta tirerà fuori tutto quello che c’è da sapere. “Credo che ci sia qualcuno, soprattutto in questa fase così delicata, impegnato a spargere veleni – dice Sammito che il contenuto del messaggio privato non l’ha proprio gradito – spero che si ritorni prima possibile alla politica, senza additare niente e nessuno. Se qualcuno ha motivi fondati per dubitare della condotta dei consiglieri, lo faccia nelle sedi opportune. Io ho la coscienza pulita e come ho scritto nel post che ho pubblicato non ho scheletri nell’armadio, ma solo camice e cravatte. Non rispondo a queste provocazioni. Lo farò direttamente in aula”. Oramai, le fibrillazioni non passano più soltanto dai banchi dell’assise civica, con il fronte pro-sfiducia che attende il sindaco in aula, ma evidentemente anche nell’entourage del primo cittadino qualcosa scricchiola e i messaggi (anche privati) non mancano.
una delle poche persone di cui sento parlare bene che fa politica e non solo, eppure in questo mondo vengono attacati le persone che cercano di fare le cose giuste! vai avanti per la tua strada consigliere
Consigliere sammito o rende partecipe anche il popolo del contenuto di quel post con annesso nome o cognome o sta zitto invece di cavalcare l onda. Oppuresi rivolga alla magistratura se ci sono i presuposti. Se non vuole scheledri dentro l armadio