Gela. Dopo otto anni, ancora davanti ai giudici. Questa volta, saranno quelli della Corte d’appello di Caltanissetta a dover decidere su una vicenda legata alla solita emergenza rifiuti, che in passato ha portato gli autocompattatori di San Cataldo nella discarica di Timpazzo. Per quei conferimenti, il Comune chiede che gli vengano pagate le somme previste. I giudici del tribunale di Gela, però, hanno accolto l’opposizione al decreto ingiuntivo proposta dai legali dell’ente comunale del nord della provincia nissena. I mezzi che arrivavano da San Cataldo hanno conferito a Timpazzo, ma i legali hanno contestato le richieste arrivate da Palazzo di Città. L’avvocato Maria Elena Ventura, incaricata dall’allora commissario (arrivato in municipio dopo la fine anticipata della seconda sindacatura Crocetta), ha già ottenuto verdetti favorevoli rispetto alle pendenze di molti altri comuni che hanno conferito in quel periodo a Timpazzo, riuscendo a chiudere pesanti transazioni.
Rispetto al braccio di ferro con il comune di San Cataldo, proprio il legale ha indicato la necessità di impugnare il verdetto sfavorevole emesso dal giudice civile, ritenendo che la decisione possa essere ribaltata in appello, con tanto di fatture e ordinanze prefettizie che certificano gli avvenuti conferimenti. L’amministrazione comunale ha così deciso di impugnare il verdetto sfavorevole.