Gela. Numeri su numeri e anche i correttivi preparati dalla giunta per cercare di porre riparo al famoso “disallineamento finanziario” sui costi del servizio rifiuti vanno incontro a uno stop tecnico. La scorsa settimana, il sindaco Domenico Messinese ha chiesto che l’atto venisse calendarizzato per la trattazione in aula consiliare con “imperiosa urgenza”. Sindaco e vice sono certi che per coprire il costo del servizio rifiuti siano necessari oltre tredici milioni di euro all’anno e non i sette indicati nel piano economico finanziario di quattro anni fa, ritenuto causa scatenante dei maxi debiti accumulati nei confronti di Tekra e Ato e dei ritardi nell’iter della nuova gara d’appalto. Il dirigente incaricato da poco, però, si è accorto di “un allegato con dati non aggiornati alla revisione finale”. Quindi, sarà necessario trasmettere una nuova deliberazione, questa volta si presuppone corretta. Atto che dovrà essere riformulato e trasmesso ancora una volta alla presidenza del consiglio comunale e al collegio dei revisori (come sottolineato già la scorsa settimana da alcuni consiglieri comunali). Tra misure correttive imposte dalla Corte dei Conti e “sviste” di Ferragosto, in municipio è un susseguirsi di cifre che ne smentiscono altre.