A Manfria e Roccazzelle è ancora emergenza rifiuti, il sit-in del comitato

 
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Il comitato ViviamoManfria denuncia ancora

Gela. Lo scempio dei rifiuti che fanno bella mostra anche lungo le strade di quelle che, solo teoricamente, dovrebbero essere “perle” del turismo locale, le zone balneari di Manfria e Roccazzelle. Denunce pubbliche, esposti, telecamere autofinanziate. Per ora, i rimedi dei comitati della zona non riescono a battere gli “incivili” dal sacchetto facile, sempre pronti ad abbandonare rifiuti ovunque. Questa mattina, diversi esponenti del comitato ViviamoManfria hanno organizzato un sit-in informativo agli ingress delle frazioni balneari.

Il presidente Antonio Cuvato e gli altri residenti ne hanno approfittato per raccogliere firme, da apporre ad un nuovo esposto che dovrebbe essere presentato ai magistrati della procura. Non solo gli “incivili”, però. I residenti di Manfria e Roccazzelle sono convinti che l’amministazione comunale sia “complice ed organica”. Nessuna miglioria al sistema di raccolta rifiuti e controlli scarsi, per non dire nulli. Una serie di inefficienze che pesano sul giudizio del comitato rispetto alle strategie della giunta. In attesa di capire se l’ennesima denuncia pubblica sortirà effetti, a Manfria si sono pure organizzati (autofinanziandosi) per cercare di “bonificare” i punti caldi, quelli che sistematicamente si trasformano in discariche a cielo aperto. Circa un mese fa, anche i consiglieri comunali Carmelo Casano e Giuseppe Guastella, con una richiesta ufficiale, reclamarono interventi d’urgenza da parte dell’amministrazione, ritenendo che nella zona di Manfria fosse in atto una vera e propria emergenza. Allo stato attuale, poco è stato fatto e gli “incivili” continuano ad avere il sacchetto facile.

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