Gela. Le “correzioni” al piano economico finanziario del 2014, almeno a detta della giunta, sarebbero strategiche nel tentativo di mettere riparo ad uno squilibrio da sette milioni di euro all’anno per la copertura del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano si sono scagliati contro la gestione Fasulo, che avrebbe previsto una copertura annua del servizio di gran lunga inferiore ai costi reali, generando debiti fuori bilancio. In base ai calcoli del sindaco e del suo assessore di riferimento, servono più di tredici milioni di euro e non sette. In consiglio comunale, purché venga rilasciato il parere dei revisori dei conti, dovrebbe arrivare proprio l’atto di correzione approvato dalla giunta.
“Che qualcosa non andasse in quelle cifre del piano economico finanziario di quattro anni fa – dice il presidente della commissione bilancio Romina Morselli – lo avevamo capito un po’ tutti, anche in base a quanto dichiarato dall’allora presidente del collegio dei revisori dei conti. A questo punto, considerando le cifre indicate dall’amministrazione comunale, abbiamo deciso di convocare il vicesindaco Simone Siciliano e il dirigente di riferimento. Vogliamo certezze sui parametri finanziari che sono stati adottati per arrivare alle somme indicate nella delibera correttiva”.