Gela. Troppo “fumo” sull’accordo di programma e ben pochi dati concreti. Una cosa è certa, i soldi messi a disposizione dal governo centrale e dalla Regione non bastano affatto. Solo 25 milioni di euro per finanziare interventi su un’area di crisi complessa che ricomprende oltre venti comuni. Insomma, ben poca cosa rispetto a quanto invece sostenuto dal sindaco Domenico Messinese e dal suo vice Simone Siciliano. Le dichiarazioni ufficiali dell’amministratoe delegato di Invitalia Domenico Arcuri e del presidente della Regione Nello Musumeci non lasciano grandi spazi di manovra. Addirittura, il presidente ha già invitato le imprese a fare la loro parte. La Regione, quindi, avrebbe già dato.
I confederali di Cgil, Cisl e Uil, davanti a quanto sta accadendo, hanno avviato una verifica sulle cifre in ballo e nei prossimi giorni dovrebbero rilasciare una nota ufficiale. In più occasioni, Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania hanno chiesto di accelerare su un iter ritenuto cruciale per il prossimo futuro economico di una città messa alle corde. Sono stati proprio i sindacati ad organizzare incontri pubblici, ai quali non hanno mai preso parte nè il sindaco nè il suo vice. Ad oltre tre anni dal loro insediamento, l’accordo di programma è tutt’altro che chiuso e i soldi, sempre che si vedranno, potrebbero essere elargiti con il contagocce.
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Ricordatevi che raffineria di Gela ha chiuso anche grazie alla loro firma…
Il disagio dei lavoratori del bacino (rimasti fuori) e tutto il mondo dentro .. è grazie alle 3 sigle..