Gela. Si sentono politicamente accerchiati e l’hanno ribadito anche dopo il vertice della scorsa settimana, convocato dai diciotto della sfiducia. I dem cercano di fare quadrato e non sono così attratti dalla sfiducia immediata al sindaco Domenico Messinese. Vogliono un percorso ragionato e anche questo l’hanno precisato. Il verdetto giunto dalla Corte dei Conti, che ha negato una proroga all’amministrazione comunale, ancora impegnata a definire le misure correttive, è uno spartiacque non da poco. Il capogruppo di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta ha attaccato il presidente dem dell’assise civica Alessandra Ascia, ritenuta “omissiva”. Per Cirignotta, avrebbe saputo della nota inviata dalla Corte dei Conti ma non l’avrebbe trasmessa ai consiglieri. Insomma, quasi a voler coprire le difficoltà della giunta Messinese. “E’ il solito sproloquio politico del consigliere Cirignotta – dice invece l’altro dem Guido Siragusa – sono accuse che respingiamo. Perché il presidente Ascia avrebbe dovuto essere omissiva? E’ stata lei, anzi, a chiedere la trasmissione delle misure correttive e un’accelerazione dei tempi. Non capisco attacchi che arrivano da un consigliere che al vertice della scorsa settimana ha comunicato di non essere interessato a votare le misure correttive. Adesso, invece, accusa di omissione il presidente del consiglio comunale. E’ assurdo. Siamo abituati ai cambi in corsa di Cirignotta”.
I dem si stanno muovendo in municipio e il presidente della commissione bilancio Romina Morselli ha avuto un incontro anche con il nuovo consulente esterno, scelto dal sindaco Messinese. Il commercialista palermitano Calcedonio Li Pomi ha illustrato l’attuale stato dell’arte. Proprio lui ha in mano la vicenda della misure correttive. “Nonostante la proroga negata – spiega Morselli – le misure correttive si possono ancora presentare. Da un confronto con la giunta, è emerso che entro le prossime due settimane potrebbero essere varate insieme al consuntivo 2017. Per il bilancio di previsione 2018, invece, ci sono ancora delle valutazioni in corso. Spero proprio che il consiglio non vanifichi tutto solo per ragioni di interesse politico. Ci sono troppi candidati a sindaco, magari già con la pancia piena, che hanno l’unico obiettivo di sfiduciare Messinese per andare prima possibile alle urne, senza tenere in considerazione le conseguenze che potrebbe causare la mancata approvazione delle misure correttive o degli atti finanziari. Prima di tutto, bisogna lavorare per la città e poi sfiduceremo questa giunta”. I dem si preparano a fare fronte comune, anche se un altro consigliere del partito, Salvatore Gallo, ha già deciso di sostenere l’iniziativa del fronte pro-sfiducia.
Tutti beddri siiti. Lavorare per la citta? Cosa che non vi riesce affatto almeno da 70 anni