Gela. Hanno “liberato” la scultura di Leonardo Cumbo. E’ finalmente scomparsa la gabbia che per mesi ha creato imbarazzo nell’amministrazione ed ironia nei cittadini. “Attrazioni repulsive” è stata realizzata da Cumbo, scultore siciliano contemporaneo più rappresentativo del momento.
La struttura è rimasta ingabbiata per una prescrizione della Sovrintendenza, che evidentemente è venuta meno. Sui social si ironizza sulla “liberazione” dell’opera di acciaio Cor-Ten, resina con polvere di marmo e acciaio inox, commissionata da Nino Miceli, che l’ha donata al Comune. E c’è chi si è spinto oltre, provando a realizzare una installazione umana della scultura.
‘Attrazioni repulsive’, rappresenta la lotta interiore dell’uomo siciliano, sospeso tra l’amore per la sua terra natia e l’attrazione verso il paesaggio, i luoghi, gli odori e i sapori e la voglia di fuggire, a causa delle ingiustizie legate alla mafia e di una politica e una burocrazia dormienti.
Per me sul lungomare in un paese d impronta greca, il mito di eschilo federico2 e lo sbarco all eato quella scultura non ha un briciolo di senso. Poteva essere collocata altrove.
È un orrore!
Questa Amministrazione comunale è esente di ogni sensibilità culturale e artistica. Ammesso e non concesso che lo siano state anche quelle precedenti.